Riflessioni dopo il viaggio

III Scientifico A

Questo viaggio ha rafforzato la nostra identità nazionale, che ci impegna ad agire a favore della conservazione del nostro patrimonio culturale materiale, immateriale e naturale. Ma anche questi giorni di convivenza ci hanno permesso di sviluppare la nostra tolleranza, autonomia, responsabilità, solidarietà e il concetto di bene comune. Concludiamo questa esperienza facendo nostre le parole del poeta peruviano César Vallejo: “Hay, hermanos, muchísimo que hacer”.


III Scientifico B

Infine, è importante notare che il nostro viaggio acquista un significato speciale perché coincide con due importanti bicentenari: il consolidamento dell’indipendenza del Perù e la nascita di Antonio Raimondi. Cusco, il cuore antico di Tahuantinsuyo, incarna sia l’antica eredità della nostra civiltà sia gli ideali di libertà che promuovevano l’indipendenza.

La vittoria nelle battaglie di Junín e Ayacucho non solo consolidò l’indipendenza del Perù, ma anche concretizzò il sogno di un’America libera. Oggi, questa commemorazione ci ispira a rafforzare la nostra identità e onorare le nostre radici.

Visitare Cusco trascende il semplice turismo; È una profonda immersione nella storia del Perù. La regione simboleggia la grandezza del passato Inca e gli ideali di autodeterminazione che hanno guidato la nostra indipendenza. Mentre camminiamo per le sue strade, non solo ricordiamo le battaglie che hanno forgiato la nostra libertà, ma percepiamo anche come Cusco incarni l’unione tra un passato ancestrale e il futuro promettente del nostro paese.

Parallelamente, l’eredità di Antonio Raimondi diventa rilevante in questo contesto bicentenario. Questo naturalista italiano, le cui visite a Cusco nel 1858 e nel 1865 documentarono la grandezza archeologica e geografica della regione, valorizzò la conoscenza scientifica e culturale del Perù. Questi itinerari avevano un duplice interesse: nel primo viaggio, studiare l’archeologia Inca; e nel secondo viaggio, una ricognizione geografica complessiva dei tre bacini della regione con vie di uscita verso est.

In questo viaggio abbiamo apprezzato profondamente l’eredità di Antonio Raimondi, il cui lavoro non solo ha documentato la ricchezza culturale e naturale di Cusco, ma ha anche gettato le basi per comprendere e preservare il patrimonio di tutto il Perù. Ci offre una prospettiva unica sulla nostra storia, architettura, politica, arte e religione.

Visitando Cusco, abbiamo sperimentato in prima persona la visione di Raimondi, riconoscendo l’inestimabile potenziale scientifico e culturale del nostro Paese.

Questo viaggio assume un significato speciale per noi studenti della Scuola Italiana Antonio Raimondi, poiché ci permette di entrare in contatto direttamente con lo spirito di esplorazione e di apprendimento della persona che dà il nome alla nostra istituzione.

Mentre ci prepariamo a concludere il documentario, riflettiamo su come questa esperienza abbia arricchito la nostra comprensione del Perù durante il suo bicentenario. Alla fine, Cusco non solo ci ha mostrato la grandezza del nostro passato, ma ci ispira anche a essere parte attiva del futuro del nostro popolo, seguendo come esempio l’instancabile curiosità e l’amore per la conoscenza che Raimondi ci ha lasciato in eredità.


III Artistico

Gli studenti III del Liceo Aritstico hanno viaggiato a Cusco il 9 settembre 2024. Abbiamo avuto l’opportunità di scambiare tradizioni, conoscere meglio la nostra cultura, il processo di indipendenza e l’evoluzione della nostra storia. Con questa esperienza non solo abbiamo imparato di più sul nostro Paese, ma anche di più su noi stessi.


III Linguistico

Il viaggio di studio è stato una grande opportunità per imparare attraverso l’esperienza. Lo scorso settembre di quest’anno abbiamo avuto l’opportunità di visitare Cusco e insieme alla nostra classe e agli insegnanti ci abbiamo incontrato con gli studenti di una casa affidataria locale a Lamay dove abbiamo condiviso il materiale scolastico che portavamo con grande amore.

Come III Linguistico, riteniamo che questo momento sia stato quello che ha lasciato il maggiore impatto e insegnamento su di noi. Questa esperienza ci ha permesso di vivere la gioia del donare. Abbiamo imparato che la solidarietà prende vita solo quando si mettono in pratica buone idee, azioni che ci rendono persone migliori e che rafforzano i valori che le nostre famiglie e la scuola ci insegnano. È importante riconoscere che una società indifferente non può andare avanti. In questo senso è fondamentale che vengano sviluppati più programmi di questo tipo.

Apprezziamo questa opportunità e speriamo che questo tipo di attività a beneficio della nostra formazione continuino ad essere organizzate. Queste attività non solo ci aiutano a ricordare ciò che abbiamo, ma anche a valorizzarlo. Questa esperienza rimarrà sempre nei nostri cuori.